Quattordicesima: cos’è, storia, tassazione, contratti, erogazione e controllo in busta paga

Cos'è la quattordicesima, a chi spetta, quando arriva e come gestirla al meglio
Cos’è la quattordicesima e cenni storici
La quattordicesima mensilità è una mensilità aggiuntiva che si affianca alle dodici mensilità ordinarie e alla tredicesima. Non tutti i lavoratori ne hanno diritto: è prevista solo se espressamente inclusa dal contratto collettivo nazionale di lavoro (CCNL) applicato o da specifici accordi aziendali.
È, di fatto, una parte della retribuzione annuale del lavoratore che viene trattenuta dalla retribuzione mensile per essere riconosciuta in un'unica soluzione una volta all'anno, esattamente come la tredicesima.
I datori di lavoro la calcolano come una dodicesima parte della retribuzione lorda mensile per ogni mese lavorato, includendo eventuali elementi fissi (es. superminimi o scatti di anzianità), ma escludendo straordinari o premi variabili.
Questa mensilità aggiuntiva ha origini storiche legate ai settori con forte stagionalità, come il commercio e il turismo, dove la quattordicesima fungeva da incentivo economico per affrontare le spese del periodo estivo. Con il tempo, è diventata una prassi consolidata in diversi ambiti del mondo del lavoro, anche se non universalmente riconosciuta.
Tassazione e calcolo della quattordicesima
Dal punto di vista fiscale, la quattordicesima è soggetta alle normali trattenute IRPEF, come qualsiasi altro elemento della retribuzione. Non esistono esenzioni particolari: viene tassata secondo gli scaglioni fiscali vigenti e incide sul reddito complessivo ai fini del calcolo annuale.
Il calcolo della quattordicesima avviene in modo proporzionale rispetto ai mesi effettivamente lavorati nel periodo di maturazione, che di norma va dal 1° luglio dell’anno precedente al 30 giugno dell’anno in corso. Se il lavoratore ha avuto interruzioni o è stato assunto in corso d’anno, l’importo sarà calcolato in proporzione.
Quali CCNL prevedono la quattordicesima
Non tutti i contratti collettivi nazionali riconoscono la quattordicesima. Alcuni dei CCNL più comuni che prevedono questa mensilità aggiuntiva sono:
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CCNL Commercio e Terziario (Confcommercio, Confesercenti)
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CCNL Turismo e Pubblici Esercizi
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CCNL Autotrasporti e Logistica
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CCNL Pulizie, Multiservizi, Vigilanza privata
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CCNL Chimico-Farmaceutico e Metalmeccanico (in alcuni casi)
Altri contratti come quello del settore Industria o alcuni comparti pubblici non prevedono la quattordicesima ma soltanto la tredicesima.
È sempre consigliabile consultare il proprio CCNL di riferimento o la lettera di assunzione per sapere con certezza se si ha diritto alla quattordicesima.
Quando arriva la quattordicesima
La quattordicesima mensilità viene generalmente corrisposta nel mese di giugno o luglio, in una data stabilita dal contratto collettivo o dal regolamento aziendale.
In alcuni contratti, come nel commercio, viene erogata in busta paga separata nel mese di luglio, per supportare le spese estive (vacanze, tasse, conguagli). In altri casi, può essere versata contestualmente alla busta paga di giugno o con una voce a parte.
In ogni caso, la data e le modalità di pagamento possono variare da azienda ad azienda, quindi è utile chiedere chiarimenti all’ufficio del personale o consultare la propria busta paga.
Come leggere la quattordicesima in busta paga
La quattordicesima viene indicata in busta paga con una voce specifica, spesso abbreviata come “Q14”, “14esima” o “mensilità aggiuntiva”.
Ecco cosa controllare:
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Importo lordo: indica la somma maturata nel periodo di riferimento.
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Trattenute IRPEF: si applicano in base agli scaglioni di reddito.
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Contributi previdenziali: INPS o altri enti, come da prassi su retribuzioni ordinarie.
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Netto a pagare: è l’importo effettivo che arriva al lavoratore.
La sezione della busta paga relativa a mensilità aggiuntive contiene tutte le voci di calcolo. È utile leggerla attentamente, anche per confrontare eventuali differenze rispetto all’anno precedente o comprendere meglio l’impatto delle trattenute.
Si può rinunciare alla quattordicesima? E cosa significa "dodicemensilizzarla"?
Se la quattordicesima mensilità è prevista dal contratto collettivo nazionale di lavoro (CCNL) applicato, non è possibile rinunciarvi liberamente: si tratta di un diritto contrattuale che fa parte della retribuzione differita del lavoratore. Non può quindi essere eliminata o esclusa senza un accordo formale conforme alle norme.
Tuttavia, esistono alcuni casi in cui la quattordicesima può essere erogata in modo diverso, ad esempio “spalmata” nelle mensilità ordinarie, anziché come somma unica nel mese di giugno o luglio.
Questo processo si chiama “dodicemensilizzazione” della quattordicesima.
Quando è possibile la dodicemensilizzazione?
È possibile con un accordo individuale scritto: anche se prevista dal CCNL, in alcuni casi il lavoratore può chiedere di riceverla mensilmente, ma solo se ciò è formalizzato per iscritto e il datore di lavoro acconsente.
Nei contratti a progetto, a tempo determinato o part-time ciclico, dove non si maturano mensilità aggiuntive, la retribuzione può includere una quota mensile che “anticipa” tredicesima o quattordicesima.
Vantaggi e svantaggi della dodicemensilizzazione
Vantaggi: maggiore regolarità nel reddito mensile, utile per chi preferisce gestire le proprie finanze con budget costanti.
Svantaggi: si perde la disponibilità di una somma più ampia in un unico momento, utile per risparmio, spese straordinarie o gestione stagionale del denaro.
In ogni caso è importante sottolineare che nessuna modifica può essere imposta unilateralmente dal datore di lavoro.
Se la quattordicesima è prevista dal contratto, va riconosciuta nella forma e nei tempi stabiliti, salvo specifici accordi scritti e conformi alla normativa vigente. Per evitare errori o irregolarità, è sempre consigliabile consultare il proprio CCNL e, se necessario, rivolgersi a un consulente del lavoro o al proprio sindacato.
Educazione finanziaria e risparmio: come gestire la quattordicesima
Ricevere una mensilità extra è un’opportunità preziosa che può essere gestita in modo intelligente. All’interno di una prospettiva di educazione finanziaria personale, la quattordicesima può rappresentare un’occasione concreta per migliorare la propria stabilità economica o costruire un piccolo progetto di risparmio.
Ecco alcune buone pratiche:
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Pianifica le spese stagionali: destina una parte della somma a vacanze, spese per figli o acquisti programmati.
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Risparmia una percentuale fissa: crea o alimenta il tuo fondo di emergenza o un conto deposito.
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Riduci eventuali debiti: anticipare una rata o ridurre scoperti può farti risparmiare sugli interessi.
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Investi in formazione personale: un corso, un libro o una consulenza possono avere ritorni duraturi.
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Usa strumenti digitali per il budget: tenere traccia delle entrate extra ti aiuta a sviluppare consapevolezza.
L’inserimento della quattordicesima in un budget personale ben pianificato è un’ottima occasione per fare un passo in avanti verso una gestione più equilibrata delle finanze. Promuovere queste logiche anche in azienda significa rafforzare la cultura del benessere finanziario, a beneficio di tutti.
Conclusione
La quattordicesima è uno strumento che, se compreso e utilizzato in modo strategico, può migliorare la qualità della vita del lavoratore, contribuendo al suo equilibrio economico e al suo benessere generale.
Conoscere i propri diritti contrattuali, capire come leggerla in busta paga e adottare un approccio consapevole alla sua gestione sono passi fondamentali per potenziare la propria educazione finanziaria.